Ma come si fa  la Pasta e ceci?

E’ uno di quei piatti che hanno mille varianti: personali, regionali, condominiali!

Stasera Pasta e Ceci, provando a riprodurre quella della mia mamma. Impresa ardua, forse impossibile.

Bah!

 

Ieri sera ho messo insieme la cena con cio’ che avevo in casa. Una buona quantita’ di asparagi, filetti di platessa e riso bianco gia’ cotto.

Che ci faccio? Come faccio a non far venire una cena “ospedaliera”?

L’ispirazione mi e’ venuta da questa ricetta:

http://www.cucinaitaliana.info/ricette-di-cucina/ricette-leggere-ipocaloriche-light/ricetta-involtini-pesce/involtini-platessa-asparagi-ricetta-fotografata.htm

Ho modificato un po’ la cottura della platessa rendendola meno fritta, piu’ leggera.

Il riso l’ho insaporito nel fondo di cottura del pesce ed era ottimo.

Sale e pepe.

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Sto facendo la pasta madre, o lievito madre, o lievito naturale. Sono al terzo esperimento, gli altri due sono miseramente falliti.

Una po’ di pigrizia mi ha fatto trascurare questo blog. Oggi ricomincio.

spaghetti con i ricci

Se volete provare questa ricetta, potete decidere di comprare delle uova di ricci di mare. Oppure fare come me e andare sott’acqua a pescarli.

L’altra mattina tra un respiro e un’apnea ho pescato una trentina di ricci di mare, sufficienti per condire spaghetti per 4 persone.

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Più che per il piatto finito, che è stato piuttosto buono, ne è valsa la pena per la sensazione  profondissima di “faidate”, o sarebbe meglio “pescadate”… ma non esiste.

La ricetta è semplice, perfetta da fare in vacanza se non si vuole passare troppo tempo ai fornelli.

Spaghetti con i ricci di mare:

Ingredienti (4 persone)

  • 25-30 ricci freschissimi o una confezione di uova che trovate al supermercato
  • 320 gr di spaghetti
  • 8 pomodori pelati
  • olio evo q.b.
  • uno spicchio di aglio
  • mezzo peperoncino fresco o del peperoncino secco
  • sale
  • prezzemolo

L’operazione più complessa consiste nell’aprire i ricci. Attenzione, per favore, attenzione. Le spine non scherzano. Provate ad aprirli proteggendovi con dei guanti e usando le forbici.

Estraetene le uova. Sono quelle arancioni. E’ supefluo sottolineare che, se dei ricci si mangiano le uova, bisognerà utilizzare le femmine.

Soffriggete in padella dell’olio con l’aglio e il peperoncino. Buttate i pelati nell’olio che ancora sfrigola e lasciateli cuocere 10 minuti a fiamma viva, aggiustando di sale.

Lessate gli spaghetti in acqua bollente e salata, scolateli e saltateli nella padella dove c’è il sugo.

Aggiungete le uova di ricci, una spolverata di prezzemolo tritato e servite.

Prossimamente la versione SENZA pomodoro.

R.

Apro oggi questo blog che ho tanto desiderato. Sono in vacanza in una splendida e difficile isola: Pantelleria. Il nome di questo spazio è in suo onore. L’idea non è mia. Grazie ad A. che me l’ha data.